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 Le nuove modifiche all'Imu
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85st

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Scritto - 17/04/2012 :  07:54:25  Vedi il profilo  Modifica il topic  Rispondi quotando  Vedi l'indirizzo Ip dell'utente  Cancella il topic
Come e quando si verserà l'Imu?
In tre rate, non più solo due, se si tratta di prima casa, entro il 16 dei mesi di giugno, settembre e dicembre. Tenuto conto delle domeniche, le tre scadenze per il 2012 saranno: 18 giugno, 17 settembre e 17 dicembre. Ogni rata è pari a un terzo dell'imposta totale. Ma le prime due si calcolano applicando l'aliquota base valida per tutto il territorio nazionale, ovvero il 4 per mille, e si versano usando il modello F24. L'ultima si potrà pagare anche con il bollettino di conto corrente e salderà gli eventuali aumenti decisi entro il 30 settembre dai sindaci che possono alzare l'aliquota fino al 6 per
mille. L'Imu sulla seconda casa, invece, si versa alla vecchia maniera e dunque in due rate: il 50 per cento a giugno (aliquota base del 7,6 per mille) e il conguaglio a dicembre (con l'aliquota che può salire fino al 10,6 per mille).

Come funzionano le detrazioni?
Valgono solo per la prima casa e sono pari a 200 euro più 50 euro per ogni figlio a carico fino ai 26 anni (al massimo, in totale, 600 euro). In base alla nuova stretta sui criteri di definizione di "prima casa" per ottenere gli sgravi e limitare così gli abusi, queste agevolazioni si conteranno una volta sola per ciascuna famiglia, anche se i singoli componenti hanno "stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi" dello stesso Comune. In altri termini, i coniugi conviventi che posseggono due case e dichiarano residenze separate potranno applicare le detrazioni (ma anche l'aliquota agevolata, più bassa) alla sola abitazione in cui hanno "dimora abituale".

Cosa cambia per i separati o divorziati?
A pagare la nuova imposta sulla casa sarà chi ci abita perché gli è stata assegnata, a prescindere dal fatto che ne sia proprietario. Ai fini Imu, varrebbe dunque il "diritto di abitazione". Sul punto, protesta l'Associazione avvocati matrimonialisti italiani (Ami) secondo cui "non si può stabilire a priori chi dovrà pagare l'Imu, perché dipende dalle condizioni economiche dei coniugi". E dunque "la decisione andrebbe lasciata al giudice che decide caso per caso", sottolinea il presidente Gian Ettore Gassani.

Qual è la procedura di calcolo dell'Imu?
Si parte dalla rendita catastale che si può recuperare dall'atto di compravendita dell'immobile oppure sul sito dell'Agenzia del territorio ("Consulta i dati catastali", nel menù "Privati"). La rendita deve essere rivalutata del 5 per cento e poi moltiplicata per il coefficiente che il Salva-Italia ha portato da 100 a 160. Al risultato si applica l'aliquota base: il 4 per mille per le prime case e il 7,6 per mille per le seconde. Nella prima ipotesi, si procede anche alle detrazioni. A questo punto, per determinare la prima rata di giugno dell'Imu, si divide per due (seconde case) o per tre (prime case).

Valeriana

vincenti

1029 Posts

Scritto - 18/04/2012 :  21:24:48  Vedi il profilo  Edit Reply  Rispondi quotando  Vedi l'indirizzo Ip dell'utente  Cancella la risposta
Due o tre rate a scelta per le abitazioni principali, fra le quali rientrano anche, se non locate, le case degli anziani che hanno dimora abituale in istituti di ricovero e cura ed entrambe le case di coniugi che abbiano dimora abituale e residenza anagrafica in due Comuni diversi.

Completato il passaggio in commissione Finanze alla Camera, le regole dell'Imu provano a definire il proprio assetto, anche se l'architettura definitiva dell'imposta è ancora lontana da raggiungere: arriverà entro il 10 dicembre, termine entro il quale il Governo ha tempo di ritoccare le aliquote nazionali di riferimento.
Sul calendario dei versamenti, la Commissione questa mattina ha detto sì all'emendamento Udc che consente ai proprietari di abitazione principale di scegliere se pagare in due o tre rate. Nel primo caso, l'appuntamento alla cassa rimane fissato al 18 giugno e al 16 dicembre (termine che slitta a lunedì 17), mentre la seconda opzione prevede una tappa anche al 16 settembre (in realtà sarà il 17, lunedì).

Gli acconti di giugno e settembre vengono calcolati sull'imposta ad aliquota standard (33% a ogni rata per chi sceglie il doppio appuntamento, 50% per chi versa tutto l'acconto a giugno), mentre i conti con le scelte locali verranno fatti a dicembre (si vedano gli esempi in alto). Dal 2013, comunque, il calendario tornerà a essere scandito nelle consuete due date di giugno e dicembre.

In commissione è stata poi inserita la norma che consente di effettuare i versamenti anche con bollettino postale, oltre che con F24 come indicato nella disciplina originale dell'Imu. Questa seconda opzione, però, riguarderà solo il saldo, dal momento che il bollettino potrà entrare in campo solo dal 1° dicembre prossimo. I correttivi intervengono poi a regolare i casi di famiglie con situazioni diverse dalla classica coabitazione.

In caso di dimora in due immobili diversi, la possibilità di considerare entrambi come abitazione principale scatta solo se queste non sono nello stesso Comune. Nel caso di coppie separate, invece, l'Imu è a carico di chi risiede nell'abitazione.

Risolta, dopo qualche incertezza, la situazione degli anziani ricoverati in strutture di lungodegenza: se non è data in affitto, la loro casa viene trattata come abitazione principale, mentre per gli immobili locati lo Stato "rinuncia" alla propria quota di Imu per consentire ai Comuni di introdurre un trattamento fiscale più leggero per queste fattispecie.

Sull'agricoltura, invece, i conti precisi si faranno alla fine, ma i passaggi parlamentari hanno cambiato faccia all'Imu del settore al punto che ieri tutte le organizzazioni, da Coldiretti a Cia a Confagri, hanno ringraziato il ministro Mario Catania «per essere riuscito a evitare un'ulteriore pressione fiscale a carico delle imprese».

Oltre al mini-acconto (30%), ad alleggerire il conto rispetto alle previsioni iniziali, che avrebbero segnato rincari importanti sugli agricoltori, è prima di tutto la reintroduzione dei meccanismi di abbattimento dell'imponibile per i terreni posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. La seconda mossa è invece rappresentata dall'esenzione dei fabbricati rurali strumentali nei terreni situati nei Comuni montani e parzialmente montani.
Anche questa seconda previsione nasce per evitare traumi nell'addio alla disciplina della vecchia Ici, e rappresenta uno degli elementi di flessibilità che il Governo potrà utilizzare per eventuali correzioni ulteriori in corso d'opera. Il ministero, insieme all'Economia, potrà infatti rivedere l'elenco dei Comuni a cui riservare l'esenzione in modo da applicarla alle zone realmente disagiate. L'altro dato flessibile, ovviamente, è quello delle aliquote di riferimento, che potranno essere adeguate fino a dicembre in base al gettito dell'acconto e ai risultati del processo di accatastamento dei fabbricati.

FONTE: IL SOLE 24 ORE

g.vincenti
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vincenti

1029 Posts

Scritto - 18/04/2012 :  21:28:11  Vedi il profilo  Edit Reply  Rispondi quotando  Vedi l'indirizzo Ip dell'utente  Cancella la risposta
Imu pagabile col bollettino postale ma solo a partire dal saldo di dicembre. Per i primi versamenti (uno o due che siano a seconda della scelta del contribuente) l'unico metodo di pagamento ammissibile continuerà ad essere il modello F24. La rateizzazione in tre tranche dell'imposta relativa alla prima casa cessa di essere obbligatoria e diviene facoltativa.

Saranno dunque i proprietari a scegliere se versare un terzo dell'imposta dovuta entro il 18 giugno, un terzo entro il 17 settembre e la rimanente quota (comprensiva del conguaglio) entro il 17 dicembre, oppure pagare la metà entro il 18 giugno e il resto a dicembre. I comuni inoltre potranno scegliere di far pagare un'Imu agevolata agli anziani o ai disabili possessori di prima casa e residenti in modo permanente presso istituti di ricovero e cura. Ma a una condizione: che l'immobile non risulti affittato. Stessa cosa dicasi per le abitazioni dei cittadini italiani residenti all'estero: saranno considerate abitazioni principali ai fini Imu se non concesse in locazione.

Chi si aspettava che con gli emendamenti al dl fiscale presentati lunedì alla camera (si veda ItaliaOggi di ieri) il cantiere dell'Imu potesse finalmente chiudere i battenti, dovrà nuovamente ricredersi. Perché ieri la commissione finanze di Montecitorio, nel dare il via libera al testo del decreto, ha nuovamente ritoccato la disciplina dell'imposta municipale con modifiche significative. A cominciare dalla rateizzazione che, per effetto di un emendamento del vicecapogruppo Udc Gian Luca Galletti, potrà avvenire in due o tre rate.

Alla base della modifica, ha spiegato Galletti, la necessità di agevolare ulteriormente i proprietari che con le tre rate obbligatorie sarebbero stati costretti a pagare il 66% dell'imposta prima del conguaglio di dicembre, mentre con due rate dovrebbero pagare solo il 50%.

Quanto alle modalità di versamento dell'imposta, però, le semplificazioni attese dai contribuenti sono solo limitate. Il tradizionale (e molto più semplice) bollettino postale non si affiancherà completamente al modello F24, ma potrà essere utilizzato solo «a decorrere dal 1° dicembre 2012» e quindi per il pagamento del saldo.

Così ha deciso la commissione finanze preferendo l'emendamento di Gerardo Soglia (Gruppo misto-Ppa) a quello di Alberto Giorgetti (Pdl) che invece puntava a reintrodurre da subito l'uso del conto corrente postale. La ragione è essenzialmente legata alla certezza dei dati sul gettito dell'acconto che solo l'utilizzo del modello F24 può consentire di avere in tempo utile per il conguaglio di dicembre.
Dall'anno prossimo aliquote Imu online. Per evitare che ogni anno l'Imu finisca per rivelarsi un oggetto misterioso dai contorni indefiniti, un emendamento del relatore Gianfranco Conte prevede che dal 2013 le deliberazioni dei comuni che fissano aliquote e detrazioni d'imposta debbano essere inviate esclusivamente in via telematica per la pubblicazione sul sito del Dipartimento politiche fiscali del Mef. Gli effetti delle delibere saranno retroattivi a partire dal 1° gennaio a condizione che la pubblicazione avvenga entro il 30 aprile. In caso di mancata pubblicazione entro questo termine le aliquote e le detrazioni si intenderanno prorogate di anno in anno

Tagli per coprire la revisione della disciplina Imu. Nel 2012 è previsto un taglio ai ministeri di 280 milioni di euro (180 milioni a decorrere al 2013). Riduzioni della spesa in vista anche per l'Inps (48 milioni), e l'Inail (12 milioni) mentre i Monopoli subiranno un taglio di budget di 11 milioni di euro.

Imposta di scopo e imposta di sbarco. Oltre all'esenzione dall'imposta di bollo per i contratti di affitto assoggettati alla cedolare secca (si veda altro pezzo in pagina) si segnalano novità sull'imposta di scopo e su quella di soggiorno che nelle isole minori potrà essere sostituita dall'imposta di sbarco (al massimo 1,50 euro).
Le compagnie di navigazione la riscuoteranno unitamente al prezzo del biglietto del traghetto. Il nuovo balzello colpirà il turismo «mordi e fuggi» a Capri, Ischia, isola del Giglio e Eolie. Saranno esenti i residenti, i lavoratori, gli studenti pendolari e «i componenti del nucleo famigliare dei soggetti che pagano l'Imu nel territorio del comune».

La disciplina dell'imposta di scopo, invece, diventa meno vincolante rispetto ai criteri dettati nel decreto legislativo sul fisco municipale (individuazione di opere pubbliche ulteriori rispetto a quelle indicate nella legge n. 296/2006; aumento, sino a dieci anni, della durata massima di applicazione; possibilità che il gettito dell'imposta finanzi l'intero ammontare della spesa per l'opera pubblica da realizzare) e che i comuni non saranno più obbligati a seguire. Inoltre si prevede che a decorrere dall'entrata in vigore dell'Imu, l'imposta di scopo si applicherà (o continuerà ad applicarsi se già istituita) con riferimento alla base imponibile e alla disciplina vigente per l'imposta municipale propria.

Contributo Ifel. Ritoccato ancora al ribasso il contributo a favore dell'Ifel, l'Istituto per la finanza locale dell'Anci. L'emendamento del relatore Conte presentato lunedì riduceva l'entità del sostanzioso obolo dall'1 allo 0,9 per mille del gettito Imu relativo alle abitazioni diverse dalla prima casa. Ieri, la versione definitiva della proposta di modifica, abbassa ulteriormente la quota allo 0,8 per mille.

FONTE: ITALIA OGGI

g.vincenti
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vincenti

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Scritto - 24/04/2012 :  19:39:03  Vedi il profilo  Edit Reply  Rispondi quotando  Vedi l'indirizzo Ip dell'utente  Cancella la risposta
Nonostante sia contenuta nel Decreto Semplificazioni, la disciplina dell'Imu risulta essere assai complessa.

Gli emendamenti apportati dalla Commissione Finanze della Camera alla legge di conversione del D.L. 16/2012 con ogni probabilità verranno recepiti, senza ulteriori modifiche, dal Senato.
Con specifico riguardo all'Imu, ne emerge la seguente, complicata disciplina.

Il versamento dell'imposta avverrà in due rate (18 giugno e 17 dicembre). Ma, a scelta del contribuente, esse possono diventare tre (18 giugno, 30 settembre e 17 dicembre): solo per l'anno 2012, solo per l'abitazione principale e solo per le relative pertinenze censite nelle categorie C/2, C/6 e C/7.

Le aliquote da applicare sono tre: 0,2% per i fabbricati strumentali rurali, 0,4% per le abitazioni principali e le relative pertinenze, 0,76% per tutti gli altri immobili. L'aliquota dello 0,4% si applicherà anche per la rata del 30 settembre riservata all'abitazione principale. Entro tale data i Comuni dovranno fissare definitivamente le aliquote applicabili. Sulla base di queste ultime si calcolerà l'imposta complessivamente dovuta per tutto l'anno, da versare entro il 17 dicembre al netto delle precedenti rate. Ma le aliquote comunali potrebbero variare in base a quelle nazionali, variabili, a loro volta, con un decreto da emanarsi entro il 10 dicembre.

Il versamento, fino a novembre, potrà essere effettuato solo con il modello F24; ad esso, però, fra breve, si aggiungerà un ulteriore modello semplificato. A dicembre, poi, dovrebbe poter essere utilizzato anche il classico bollettino postale.

Circa la dichiarazione, si segnala che è stata dichiarata la ultrattività delle denunce Ici, con l'implicito riconoscimento dei casi di esoneri per tutte quelle ipotesi, già note al Comune, di applicazione di una diversa imposta (esonero che dovrebbe essere ufficializzato a breve da un decreto del Ministero dell'Economia). Ciò premesso, deve specificarsi che, se l'obbligo dichiarativo è sorto nel primo semestre 2012, la dichiarazione dovrà essere presentata entro il 30 settembre 2012 e nel termine di 90 giorni dal momento in cui si è verificata la variazione.

Per il resto non può sottacersi, la complessità del calcolo della detrazione di 200 euro, maggiorata di 50 euro per ogni figlio minore di 26 anni che dimora e risiede in quella abitazione, la quale deve calcolarsi proporzionalmente ai soggetti che ne hanno diritto e al periodo di riferimento.

Infine, al momento del versamento, il contribuente dovrà individuare i casi in cui l'imposta è in parte riservata allo Stato, indicando cinque distinti codici tributo: infatti, per ciascuna tipologia immobiliare, dovrà essere distinta la quota dell'Imu riservata allo Stato rispetto a quella destinata al Comune.

FONTE: ITALIA OGGI

g.vincenti
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