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vincenti
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Scritto - 14/02/2012 : 14:47:57
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Lo considero un atteggiamento schizofrenico dello Stato, perchè da un lato ci chiede di rispettare il patto di stabilità, efficientare la macchina amministrativa, dall’altro lato decide per una misura che centralizza la tesoreria e che rappresenta a tutti gli effetti l’antitesi del federalismo”. Così Guido Castelli, sindaco di Ascoli Piceno e delegato Anci alla Finanza locale, esprime la sua profonda preoccupazione per gli effetti dell’art. 35 del ‘decreto liberalizzazioni’, che sospende fino al 2014 le tesorerie comunali, spostando la liquidità degli enti locali dalle banche alla tesoreria centrale. “Questa norma rappresenta una contraddizione assoluta dell’istituzione centrale perché introduce una robusta dose di neocentralismo e crea le condizioni per avere 9 miliardi di euro che sono il frutto di politiche virtuose dei Comuni, mentre poi ci viene chiesto di rispettare patto e continuare a risparmiare, credo che arrivati a questo punto la somma di tutte queste misure per il comparto degli enti locali siano insostenibili”, rimarca Castelli. Il delegato Anci ricorda come fu lui stesso a chiedere che almeno la metà del vantaggio economico di questa misura andasse ad allentare il patto di stabilità. “Mi sembrava una norma più equa – racconta – invece con questa decisione si va verso una gestione centralizzata del patrimonio degli enti locali che fa tornare indietro le lancette di almeno 30 anni”.
Per Castelli tra l’altro “questo tipo di azione non riconosce per nulla i sacrifici fatti dai comuni in questi anni, rappresenta un’ulteriore stretta su di essi, che si vedono sempre più assillati”. “Ci viene chiesto efficientamento, politiche virtuose, rispetto dei saldi, facciamo tutto questo e ci vediamo spostare la nostra liquidità dalle banche alla tesoreria centrale, siamo ai paradossi aristotelici |
g.vincenti |
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vincenti
1029 Posts |
Scritto - 15/02/2012 : 10:41:21
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Quello che è stato fatto è l’ennesimo attacco all’autonomia dei comuni”, così Attilio Fontana, sindaco di Varese e presidente Anci Lombardia a commento dell’art. 35 del ‘decreto liberalizzazioni’, con il quale si sospendono le tesorerie comunali fino al 2014, portando la liquidità degli enti locali dalle banche alla tesoreria centrale.
“Ma quello che vorrei fosse messo in evidenza – sottolinea Fontana – è che i comuni hanno il diritto di conoscere le ragioni che sottostanno a questa operazione, quale e se c’è una situazione drammatica a giustificazione di questo attacco. La cosa che lascia perplessi, infatti, è che sia un provvedimento di carattere squisitamente temporaneo, non certamente strutturale.
Credo sia nostro diritto sapere – continua il Presidente Anci Lombardia – visto che sono i nostri soldi a confluire in questa tesoreria e, in ogni caso, conclude, se a stretto giro non ci saranno delle modifiche, si dovrà chiedere una pronuncia della Corte Costituzionale, visto e considerato che siamo difronte a una decisione in contrasto con i principi dell’autonomia sanciti dalla Costituzione |
g.vincenti |
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vincenti
1029 Posts |
Scritto - 15/02/2012 : 10:49:07
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“Una nuova botta all’autonomia dei Comuni: un’altra dimostrazione che in questo Paese il federalismo si pratica solo a parole, per essere poi puntualmente smentito dai fatti”. Questo il commento del sindaco di Padova Flavio Zanonato all’art. 35 del ‘decreto liberalizzazioni’, che sospende fino al 2014 le tesorerie comunali, spostando la liquidità degli enti locali dalle banche alla tesoreria centrale.
“Questo provvedimento metterà in grave imbarazzo i Comuni comportando una ulteriore perdita della loro già esigua autonomia finanziaria”, aggiunge il delegato Anci ad immigrazione e sicurezza urbana. Peraltro il sindaco di Padova sottolinea anche i costi che la sua attuazione avrà per i municipi: “I Comuni perderanno i vantaggi che sono riusciti ad ottenere affidando il servizio di tesoreria alle banche. Senza dimenticare l’effetto delle smobilitazioni finanziarie che di fatto saranno costretti a ‘subire’”.
Questa decisione, che peraltro il governo non intende rivedere, influirà sui rapporti con dei Comuni con il governo? “Decideranno gli organi dell’Anci ed il Presidente Delrio, certo questo provvedimento è un altro colpo mortale all’autonomia dei Comuni”, conclude Zanonato. |
g.vincenti |
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85st
648 Posts |
Scritto - 16/02/2012 : 17:17:16
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Il ricorso al giudice ordinario: questa la strada che il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni sta valutando per bloccare il ‘trasferimento forzato’ allo Stato della tesoreria unica, previsto dal decreto legge sulle liberalizzazioni.
“Si tratta di un'azione di accertamento davanti al giudice ordinario per verificare se la previsione della tesoreria unica violi norme costituzionaliâ€, ha spiegato il primo cittadino veneziano parlando con la stampa al termine dell’ufficio di presidenza. Altro obiettivo del ricorso è quello di verificare se l’articolo 35 non “sia in diretto contrasto con diritti acquisiti da parte delle tesorerie dei Comuni che, avendo contratti nazionali, vedono annullati questi contratti in una sorta di esproprio senza indennizzo di diritti acquisiti da entrambe le partiâ€. Orsoni ha quindi precisato che al giudice ordinario verrà chiesta anche la sospensiva del provvedimento. |
Valeriana |
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vincenti
1029 Posts |
Scritto - 21/02/2012 : 14:33:21
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La vicenda della tesoreria unica con lo scippo della liquidità dei Comuni “evidenzia solo che l’autonomia finanziaria costituzionale degli enti locali è una bufala”. Lo afferma Marco Nicolai, professore di finanza aziendale straordinaria presso l'Università di Brescia in un intervento pubblicato oggi su Finanza e Mercati.
Nicolai sottolinea che “mentre la tesoreria unica aveva senso quando i Comuni dipendevano finanziariamente da trasferimenti statali, con l’ipotesi di autonomia locale ha perso il suo significato”. L’intervento coglie uno degli aspetti più paradossali del trasferimento forzato disposto dall’art. 35 del dl liberalizzazioni. Non solo i Comuni più virtuosi devono rinunciare ai benefici derivanti dalla gestione autonoma, anche in termini di entrate per interessi attivi a favore dello Stato centrale. Ma "la legge autorizza il ministero dell'economia ad adottare misure di contenimento dei prelevamenti degli enti locali presso la tesoreria statale".
Infatti, qualora gli enti locali, che hanno gestito con parsimonia la tesoreria, necessitassero di liquidità, potrebbe essere loro negata dallo Stato, visto che la Legge di Stabilità 2012 contiene alcune norme che limitano i prelievi a carico del bilancio dello Stato. "L'art. 31, comma 21 della legge 183/2011 stabilisce - spiega il professore - che il Mef possa adottare misure di contenimento dei prelevamenti degli enti locali nel caso in cui essi non siano coerenti con gli obiettivi di debito dell'Ue". |
g.vincenti |
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85st
648 Posts |
Scritto - 28/02/2012 : 15:35:38
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La tesoreria unica, oltre ad essere un ulteriore riduzione di autonomia, appesantirà notevolmente il lavoro di moltissimi piccoli Comuni, soprattutto montani, che ancora una volta si vedono chiamati a dover concorrere ad uno sforzo di risanamento per colmare errori non propri”. Così Enrico Borghi delegato Anci per le Politiche della montagna e sindaco di Vogogna a commento degli effetti dell’art. 35 del ‘decreto liberalizzazioni’, che sposta la liquidità degli enti locali dalle banche alla tesoreria centrale.
“Ciò si aggiunge ad una situazione di finanza locale nota, continua il delegato Anci per le Politiche della montagna, nella quale lo spazio di autonomia derivante dalla gestione della tesoreria consentiva a numerose amministrazioni di chiudere bilanci già risicati. Occorre un intervento chiaro del Governo, conclude Borghi, perché non è più possibile che siano sempre le cappelle a far l'elemosina al Duomo! |
Valeriana |
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katana74
5 Posts |
Scritto - 06/03/2012 : 12:38:36
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TUTTO QUELLO CHE VIENE DETTO NEGLI ULTIMI GIORNO SUI GIORNALI O SU INTERNET DA PARTE SIA DEI VARI SINDACI E DAI VARI SOTTOSEGRETARI O SIMILARI E' UNA SERIE DI AFFERMAZIONI TOTALMENTE DEMAGOGICHE E POPULISTE. AD OGGI LA NORMATIVA NON PREVEDE NESSUN ESPROPIO DI RISORSE. L'UNICO VERO DANNO E' LA DIFFERENZA TRA GLI INTERESSI CHE CORRISPONDONO LE BANCHE DA QUELLI CORRISPOSTI DELLA B.I.
ALTRO PROBLEMA E' CHE LE BANCHE SU QUESTE GIACENZE NON POSSONO PIU' OPERARE QUINDI POTREBBERO IN TEORIA RESCINDERE I CONTRATTI E STIPULARNE DI NUOVI IN CAMBIO DI UN COMPENSO E NON PIU' GRATUITAMENTE.
OGGI E' MOLTO DIFFICILE TROVARE UN TESORIERE CAPACE QUINDI CONSEGNAGNI UNA DIFFIDA CHE IN REALTA' NON HA NESSUN FONDAMENTO LEGISLATIVO E GIURIDICO(IL TESORIERE NON HA NESSUN VINCOLO DI DIPENDEZA CON L'ENTE-UN DECRETO LEGGE E' LEGGE DALLA DATA DI PUBBLICAZIONE IN G.U. ECC...) SERVE SOLO A INDISPETTITE IL TESORIERE CHE SPESSO E VOLENTIERI E' L'UNICO VERO SUPPORTO PER GLI UFFICI FINANZIARI DEGLI ENTI. |
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tpa
390 Posts |
Scritto - 06/03/2012 : 14:38:53
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| Ha ragione katana tutta questa discussione sulla tesoreria unica mi sembra solo demagogia. Dovremmo fare una diffida ai tesorierei? non la farò mai nel mio comune. |
Amedeo |
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tpa
390 Posts |
Scritto - 28/03/2012 : 18:56:08
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dal sito www.civicasrl.it
Il Governo va avanti sulla tesoreria unica. Il premier e ministro dell'Economia, Mario Monti, ha firmato la circolare n. 11 del 24 marzo 2012 della Ragioneria generale dello Stato che dà attuazione alla norma, inserita nel decreto legge sulle liberalizzazioni (Dl 1 del 2012), che impone a Regioni, enti locali e altre strutture pubbliche di trasferire alla tesoreria centralizzata presso la Banca d'Italia 8,6 miliardi di giacenze.
A nulla sono valse, perciò, le proteste, in particolare, degli enti locali e il duro confronto delle ultime settimane. L'articolo 35, commi 8-13, del decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, in effetti, ha previsto la sospensione del regime di tesoreria unica mista fino al 31 dicembre 2014 e l'applicazione nello stesso periodo del sistema di tesoreria unica tradizionale. La tesoreria unica riguarda Regioni, Province (anche autonome), Comuni (con esclusione di quelli con popolazione inferiore a 5.000 abitanti che non usufruiscono di contributi statali), come pure le Asl e gli ospedali. Ma è stata estesa, inoltre, ai dipartimenti universitari e agli altri centri di responsabilità dotati di autonomia amministrativa e gestionale delle università statali, oggi esclusi.
La circolare n. 11, diffusa ieri, fornisce chiarimenti sugli adempimenti (con il relativo calendario) che coinvolgono gli enti e i loro tesorieri/cassieri. Si precisa che sono stati attivati i sottoconti fruttiferi delle contabilità speciali di tesoreria unica intestate ai singoli enti, per permettere la gestione delle entrate proprie ma «trattandosi di un fenomeno in evoluzione, si confida nella collaborazione di tutti gli interessati perché segnalino eventuali inesattezze».
Sotto il profilo operativo, nella circolare si fa presente che i versamenti previsti devono pervenire alla tesoreria statale il 16 aprile, ma considerati i tempi di regolazione previsti dal protocollo d'intesa stipulato tra la Banca d'Italia e l'Associazione bancaria italiana, «è necessario che l'operazione sia disposta entro il giorno lavorativo precedente, il 13 aprile».
Dunque, fino al 16 aprile 2012, termine indicato per il versamento nella tesoreria statale delle risorse presenti presso il sistema bancario, i tesorieri/cassieri devono continuano a operare in regime di tesoreria unica mista.
«Ne consegue - sottolinea la circolare - che non sono tenuti al riversamento sulla contabilità speciale (sottoconto fruttifero) delle entrate proprie eventualmente disponibili e, per far fronte ai pagamenti disposti dagli enti, utilizzano prioritariamente le risorse giacenti sui conti correnti presso di loro, comprensive delle giacenze ante 24 gennaio, delle entrate proprie riscosse giornalmente, nonché, a decorrere dal 15 marzo 2012, delle somme che erano depositate presso soggetti diversi, che, in virtù di quanto disposto dall'ultimo periodo del comma 9, sono riversate presso i tesorieri stessi».
Un termine più lungo è stato previsto per lo smobilizzo degli investimenti finanziari da effettuare entro il 30 giugno. Un'operazione che riguarderà unicamente gli strumenti specificamente individuati con un decreto del ministro del l'Economia (da emanarsi entro fine aprile) ed «esclude comunque gli investimenti in titoli di Stato italiani».
ILSOLE24ORE |
Amedeo |
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katana74
5 Posts |
Scritto - 04/04/2012 : 11:40:27
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Vorrei porre l'attenzione anche sulle modalita' di pagamento tra Pa. In particolare sul ritorno dei giroconti, sara' necessario acquisire il n. di contabilita' speciale al fine di effettuare il giroconto in quanto non sara' piu' possibile utilizzare nessuna forma di bonifico. E' stato posto al MEF un quesito su questo punto, in particolare su chi ricade l'onere dei controlli, se all'Ente o sul Tesoriere. |
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vincenti
1029 Posts |
Scritto - 05/04/2012 : 13:11:12
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| Facci sapere perchè è una cosa che, almeno a me, era sfuggita. |
g.vincenti |
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katana74
5 Posts |
Scritto - 18/04/2012 : 13:06:44
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PURTROPPO NON C'E' STATA ANCORA NESSUNA RISPOSTA DAL MEF QUINDI CONSIGLIO DI REPERIRE I NUMERI DI CONTABILITA' SPECIALE DELLE VARIE P.A. CON CUI L'ENTE INTRATTIENE RAPPORTI (COMUNI CONVENZIONATI,PROVINCIA,REGIONE ECC.). IL TESORIERE PROTREBBE RICHIEDERE, VISTA LA CHIAREZZA DELLA NORMA, UNA ATTESTAZIONE DI VOLONTA',IN DEROGA ALLA NORMA, DEL RESP. UFF. FIN. IN CASO NON VOGLIA O NON POSSA PAGARE CON GIROFONDI DEMANDANDOGLI LA RESPONSABILITA'. RESTIAMO IN ATTESA DI UNA CHIARIFICAZIONE. SALUTI |
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