da www.anci.it
di Matteo Valerio
“I sindaci lo hanno detto ormai in tutte le salse: il Patto di stabilità va cambiato, perché com’è adesso genera solo danni e disagi per Comuni e cittadini, annullando ogni possibilità di affrontare nuovi problemi. E il caso del nubifragio di Roma, o quello del vicentino di un anno fa, rientrano in questa casistica”.
Lo afferma il sindaco di Vicenza, Achille Variati, che spiega: “Stiamo assistendo a evidenti cambiamenti climatici, rispetto ai quali i nostri sistemi di smaltimento delle acque non sono adeguati. Le piogge di Roma ieri e di Vicenza un anno fa sono fenomeni simili a quelli monsonici, che mettono in crisi il sistema idraulico delle città”. Cosa serve, dunque? “Semplice. I sindaci – afferma Variati - dovrebbero attuare uno studio approfondito delle criticità idrauliche, e fare interventi di superamento delle strozzature delle condotte, dando vita a veri e propri assi fognari innovativi”. Per farlo, però, “servono tanti quattrini, che i sindaci non hanno più e probabilmente non hanno mai avuto. La conseguenza è che in tutte le città, da quelle più grandi a quelle più piccole, c’è chi è costretto a impostare le opere straordinarie come se fossero manutenzioni ordinarie, o poco di più: si tratta di una scelta obbligata, in certi casi, ma dannosissima per la sicurezza dei cittadini.
Inoltre questa scelta rappresenta la rinuncia a uno dei più grandi volani per il rilancio economico, ovvero il settore dei lavori pubblici”. Per questo, ribadisce il sindaco, “il Patto di stabilità va cambianto: lo abbiamo detto in tutte le salse, ma non è possibile che a pagare continuino ad essere sempre i cittadini” |