Da italia oggi del 10/10/2008 pag. 17. Anci suggerisce di ridurre le previsioni ICI di un 5 10%. Ma siamo fuori? Nel caso del mio comune dovrei depennare per fare un favore a Berlusconi circa 100.000,00 euro ed il rispetto del patto va a farsi un giro. In sostanza io a marzo 2009 dovrei certificare il rispetto o meno del patto, ad aprile fare la certificazione Ici e a giugno il consuntivo. ( viene prima l'uovo o la gallina? mi sembra un vero cortociuto tecnico).
A noi spetta di osservare il patto e far quadrare il bilancio e non di fare piaceri o torti a nessuno : questo lasciamolo ai politici.
Le previsioni devono essere prudenziali e l'Anci, ancorche' autorevole , non potendo fare cattivi bilanci da' buoni consigli. Ma rimangono dei consigli . A tutti noi correlare la situazione locale ai tagli da effettuare.
Pemettimi di non essere d'accordo( causa forse diverso orientamento p.) . Il concetto di base è che se vengono formulate delle previsioni di entrata e di uscita ad inzio anno ( vedi manovra prodi)e nel corso dell'anno cambiano le regole quando la macchina amministrativa si è gia avviata e tutti sappiamo che quasi il 80% delle spese correnti di un bilancio è incomprimibile ( spesa del personale,spese sociali, contratti in essere tipo rifiuti, mense etc.) risulta alquanto difficle avviare delle procedure virtuose per il risanamento del bilancio. Ed i sal dei lavori pubblici chi li paga, e gli interessi di mora li giriamo a chi di competenza?
Ritengo pertanto scorretta l'operazione perchè cambia le carte in tavola in corsa. Sarebeb stato più opportuno il taglio ici dal 2009.
Non ho detto e non dico che sia una operazione corretta e convengo con te . Come funzionari pero' dobbiamo cercare delle soluzioni altrimenti ci abbandoniamo alla politica del lamento che non porta a nulla. Tutto qui. Buon lavoro