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85st
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Scritto - 21/02/2013 : 21:51:50
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Le elezioni sono alle porte ma il Governo Monti deve ancora intervenire per «dare certezze ai Comuni sulle entrate, perché nel quadro attuale la chiusura dei consuntivi 2012 e dei preventivi 2013 è impossibile». Il presidente dell'Associazione dei Comuni Graziano Delrio è tornato ieri a rilanciare l'appello al Governo sulle finanze dei Comuni, fiaccate da tagli della spending review, rinvio Tares e regole Imu.
Il colpo finale, nella ricostruzione di Delrio, è arrivato con il rivio pre-elettorale della prima rata Tares, che il Parlamento ha fatto slittare a luglio per allontanare il primo pagamento dalle politiche di febbraio e dalle amministrative di maggio. «In questo modo - spiega il presidente dell'Anci - sono stati messi definitivamente in ginocchio i conti dei Comuni, che per la prima metà dell'anno non vedranno entrate ma dovranno comunque far fronte agli impegni presi con le aziende che erogano i servizi».
La prospettiva è quello di una crisi generalizzata di liquidità, che senza contromisure può mettere a rischio in molte realtà la stessa raccolta dei rifiuti: l'unica soluzione, a giudizio degli amministratori locali, è il rinvio al 2014 dell'entrata in vigore della Tares, dando un anno di vita in più alle vecchie Tarsu o Tia tramontate a fine 2012.
L'altro capitolo spinoso è legato ai 2,25 miliardi di tagli chiesti per quest'anno dal decreto di luglio sulla revisione di spesa. Ogni possibilità di accordo fra Governo ed enti locali è saltata a causa dell'entità della cifra, ma la conseguenza è la distribuzione "automatica" dei tagli in base alle spese per «consumi intermedi» registrata nel 2011: il decreto con le cifre della sforbiciata assegnata a ogni Comune doveva essere emanato entro il 15 febbraio (termine previsto dal Dl 95/2012), ma per ora non ha visto la luce probabilmente anche per evitare l'esplodere di una nuova polemica a pochi giorni dal voto.
FONTE: IL SOLE 24 ORE |
Valeriana |
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85st
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Scritto - 25/02/2013 : 16:05:29
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Il 2013 lo abbiamo gia’ definito come l’annus horribilis per i Comuni italiani. Costrette ad innalzare nel 2012 tutte le aliquote Imu per cercare di limitare il minore introito (nelle casse comunali) della nuova imposta, le Amministrazioni locali non avranno, nel 2013, altre leve fiscali da utilizzare con lo stesso scopo. Gli ulteriori tagli alla finanza locale derivanti da patto di stabilita’ e spending review non potranno quindi essere ammortizzati in alcun modo’’. E’ quanto sottolinea Graziano Delrio, Presidente ANCI, il quale ricorda come ‘’in questa situazione, predisporre i bilanci consuntivi 2012 e quelli di previsione 2013 e’ impresa impossibile’’.
‘’Ai Comuni – sottolinea - servono certezze in merito alle entrate da iscrivere a bilancio. Certezze che ancora non ci sono e che auspichiamo arrivino con gli ultimi atti del Governo in carica.
Certezze che riguardano temi quali, solo per citare un esempio, proprio le entrate Imu passate e future. Come se non bastasse – aggiunge Delrio – a cio’ si e’ aggiunta anche la spada di Damocle della Tares, per la quale e’ stato previsto il posticipo a luglio del pagamento della prima rata. Pur consapevoli che la ‘ratio’ del legislatore era quella di non gravare ulteriormente sui bilanci dei singoli cittadini, da tempo segnaliamo che cosi’ sono pero’ state definitivamente messe in ginocchio le finanze dei Comuni che non vedranno entrate per i primi sei mesi dell’anno, dovendo per contro fare fronti agli impegni presi (contratti firmati) con le aziende che erogano i servizi’’.
‘’Quelle certezze che reclamiamo – conclude Delrio – vanno dunque a toccare anche questo tema: o si rianticipa la data di pagamento della prima rata Tares, oppure i Comuni non saranno in grado di gestire la situazione. E in questo caso, l’unica soluzione possibile resta quella dello slittamento al 2014 della entrata in vigore della Tares’’. (com) |
Valeriana |
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