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vincenti
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Scritto - 29/10/2012 : 14:43:18
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I sindaci sono stati lasciati con il cerino in mano”. Lo afferma Salvatore Padula, in un editoriale in apertura del Sole24Ore. Le affermazioni di Padula arrivano a commento di un’analisi svolta dal quotidiano di Confindustria sulla situazione delle aliquote Imu nei capoluoghi di provincia, e tre giorni dalla scadenza dei termini fissata al 31 ottobre.
Ne risulta che al momento, e al netto delle incognite ancora in campo, un capoluogo su tre innalza il prelievo tra lo 0,5 e lo 0,6 per mille (il massimo consentito). Di contro, solo una città su dieci tra quelle esaminate decide di scendere sotto la quota base dello 0,4 per mille.
Leggendo questi dati, Padula osserva: “La sensazione è che il Governo abbia lasciato i sindaci con il cerino in mano, facendo fare a loro il lavoro sporco dei rincari”. E spiega: “Lo stress continuo al quale sono sottoposte le amministrazioni periferiche , con trasferimenti sempre più limitati e tagli su più versanti ai quali far fronte, lasciava e lascia ridotti margini di manovra ai municipi, se non quello di intervenire sulla leva fiscale. Aumentandola |
g.vincenti |
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vincenti
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Scritto - 29/10/2012 : 14:43:59
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Il grido d’allarme è stato lanciato ieri dalla Consulta dei Caf: i tempi per il pagamento dell’ultima rata dell’Imu potrebbero essere davvero risicati, e le strutture di assistenza ai cittadini rischiano il collasso a dicembre.
Mancano infatti due giorni alla scadenza dei termini entro i quali i sindaci dovranno decidere (e comunicare) eventuali variazioni di aliquota, e al momento solo 1500 su più di 8 mila Comuni – dice la Consulta dei Caf – hanno preso una decisione. Se anche la totalità dei Comuni riuscisse a rispettare il termine, occorreranno comunque altri 30 giorni per rendere ufficiali le decisioni attraverso la pubblicazione online sul sito del Tesoro. Si arriva così a ridosso di dicembre, mentre per il 17 dello stesso mese è fissato il termine massimo per il pagamento da parte dei contribuenti. Lo evidenzia il Corriere della Sera, in un articolo intitolato “Comuni in ritardo, rata Imu a rischio rinvio”. Nell’articolo si analizza anche l’irrisolto problema della dichiarazione Imu, che entro il 30 novembre dovrà essere effettuata in linea di massima da tutti coloro che hanno modificato la propria condizione di proprietari di immobili. Non è ancora stato pubblicato il modello per la dichiarazione, e anche in questo caso da più parti si levano richieste di rinvio dei termini.
A fronte di questa situazione incerta, il Corriere riprende i dati della Cgia di Mestre sui Comuni che hanno modificato le delibere da giugno a oggi. “Su 81 capoluoghi italiani esaminati – scrive il giornale – 40 hanno mantenuto le aliquote decise a giugno. 35 le hanno aumentate e solo 6 hanno optato per la diminuzione”.
Proprio da questi dati il Corsera prende spunto per stilare la classifica delle città più care sul fronte Imu: “L’imposta più alta nella categoria A2 si paga a Torino, con un’imposta totale di 1004 euro. A Milano si pagheranno 758 euro complessivi, a Roma 699 euro, a Napoli 535. Se si passa alla più economiche abitazioni in classe A3 Roma guida la classifica, con 496 euro, staccando di 100 euro Torino, a Milano si pagano 184 euro, a Napoli 175 |
g.vincenti |
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vincenti
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Scritto - 29/10/2012 : 14:45:59
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Il saldo del pagamento dell'Imu, l'imposta sulla casa, fissato per il 17 dicembre, rischia di mettere in difficoltà i contribuenti. Non ci sono ancora le delibere considerato che ai Comuni è stata concessa una proroga fino al 31 ottobre e hanno tempo altri 30 giorni per la pubblicazione. La Consulta dei Caf, i Centri di assistenza fiscale, parla di «criticità evidenti» e chiede di spostare la scadenza per il pagamento dal 17 dicembre almeno al 31 dello stesso mese. Mancano, inoltre, i modelli per le dichiarazioni. Il rischio è quello di un ingorgo agli uffici che danno una mano ai contribuenti nel pagamento delle imposte.
A giugno l'acconto è stato pagato sulle aliquote base; ora i Comuni devono dare le indicazioni per il saldo. Per affrontare in tempo la questione i Caf hanno inviato agli 8.000 Comuni «una precisa richiesta al fine di ottenere le delibere e i regolamenti approvati nonché eventuali altre informazioni che consentissero di anticipare ed agevolare l'inserimento delle aliquote per il calcolo del saldo, la stampa dei modelli di versamento e la consegna al cittadino.
Ad oggi - fa sapere la Consulta dei Centri di Assistenza Fiscale - hanno dato seguito alla richiesta poco meno di 1.500 Comuni (18% sul totale)». E dunque ci sarà «poco più di un mese per reperire migliaia di delibere, di regolamenti e di capitolati esterni, inserire le aliquote nelle procedure di calcolo dopo aver superato le molteplici problematiche interpretative in merito alla loro applicazione, problematiche che, peraltro, sono state già sottoposte al Ministero in diverse occasioni senza alcun riscontro», rileva il presidente della Consulta dei Caf, Valeriano Canepari.
Altro problema riguarda la dichiarazione: «A poco più di un mese dalla scadenza fissata non è stato ancora approvato il modello di dichiarazione».
La Consulta dei Caf lancia allora lancia un appello chiedendo che il termine di presentazione della dichiarazione Imu venga fissato entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del modello e delle relative istruzioni; che venga fissato un termine unico per la presentazione della dichiarazione Imu allineandolo a quello previsto per la dichiarazione dei redditi (30 settembre), e che sia previsto uno slittamento al 31 dicembre 2012 per il saldo senza applicazione di sanzioni. |
g.vincenti |
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vincenti
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Scritto - 29/10/2012 : 14:46:42
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| Le scadenze sono quelle previste e restano quelle». Così il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, a margine dell'inaugurazione dell'ufficio dell'Agenzia delle Entrate dell'Aquila, risponde a chi chiede se è possibile una posticipazione della scadenza dell'Imu, fissata ora al 17 dicembre, dopo l'allarme lanciato dai Caf. «Spero che i comuni che non hanno deliberato lo facciano presto ma non è possibile spostare la scadenza, altrimenti si mettono a rischio gli obiettivi di deficit», ha aggiunto Grilli |
g.vincenti |
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