avv. Andrea Stefanelli
Si raccomanda grande attenzione alle imprese partecipanti alle gare di non incorrere nel grave episodio di cui è stata purtroppo protagonista una software-house che, in fase partecipativa di una gara d'appalto, alla richiesta di aver eseguito negli ultimi tre anni almeno un progetto software di valore pari a 750.000 Euro, ha rilasciato detta dichiarazione salvo poi, in fase di verifica, dover ammettere che tale progetto non era ancora 'completato' e come, nel suddetto triennio, avesse effettivamente fatturato 'solo' 400.000 Euro. Ciò ha comportato l'esclusione dalla gara, l'escussione della cauzione provvisoria nonchè la segnalazione di detta società all'Autorità di Vigilanza, che le ha comminato una sanzione pecuniaria pari a 10.000 Euro nonché ha disposto la sua esclusione da tutte le pubbliche gare per la durata di 1 anno.
Il TAR Lazio, avanti a cui è stataimpugnata tale decisione dell'AVCP, l'ha annullato mentre invece (purtroppo per l'impresa) il Consiglio di Stato, ribaltando la sentenza di 1° grado, ha confermato la validità della sanzione comminata dall'AVCP ma, sopratutto, ha convalidato la sua decisione di escludere da tutte le pubbliche gare per 1 anno detta concorrente per dichiarazione risultata poi non veritiera.
Consiglio Stato, 16/7/2012, n. 4160 |