La finanziaria 2008 aumenta i controlli della Corte dei Conti, superando i confini classici delle competenze in materia di controlli attribuite alla Corte. I controlli vanno diretti anche a singoli aspetti gestionali come le spese di telefonia, la razionalizzazione dell’utilizzo di immobili, gli incarichi di consulenza e l’utilizzo in generale di beni strumentali. I commi 594 e seguenti dell’art.2 della legge n.244/2007 prevedono che gli enti obbligatoriamente adottino piani triennali per la razionalizzazione delle spese relative a dotazioni strumentali degli uffici, alle autovetture di servizio e ai beni immobili. I piani triennali devono essere dettagliati, ed ogni anno l’ente locale dovrà inviare alla sezione regionale della Corte dei conti una relazione sull’attuazione di questi progetti di razionalizzazione. Anche la nuova disciplina sugli incarichi segue la stessa strada; l’affidamento di incarichi e consulenze, art.3, commi 56 e seguenti della finanziaria 2008, dovrà rientrare in un programma approvato dal Consiglio. La Giunta con regolamento, dovrà fissare i limiti, i criteri e le modalità che regolano le consulenze, ed inviare poi il regolamento stesso alla Corte. Un altro controllo che spetta alla Corte riguarda l’utilizzo di strumenti finanziari e le conseguenze dell’esternalizzazione di servizi. I revisori inviano alle sezioni regionali contratti in strumenti derivati che non rispondono ai nuovi requisiti prudenziali previsti dalla finanziaria stessa, inoltre segnalano le inadempienze sulle nuove regole per l’esternalizzazione dei servizi. Ora però si pone il tema delle modalità applicative e della conseguente reale efficacia di queste verifiche.
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