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Posted - 28/11/2011 : 18:17:31 dal sito ANCI
Sui beni di interesse culturale sono stati avviati finora 15 tavoli territoriali che riguardano 211 enti locali interessati alla cessione di 465 immobili.
Sono i numeri del decentramento del patrimonio immobiliare di interesse culturale citati dal ‘Sole 24 Ore’ che in un articolo ricorda come domani, con il trasferimento del convento di San Domenico a San Gimignano, andrà in porto la prima cessione di un immobile dallo Stato agli enti locali. La prima da quando è partita una costola del federalismo demaniale, quella che con il decreto legislativo 85 del 2010 riguarda appunto il patrimonio storico, artistico e paesaggistico.
L’elenco degli enti locali interessati al trasferimento di questo tipo di beni è molto variegato: si va dalle Mura di Verona al Carcere di Procida, dalla Torre dei Venti di Bergamo all'Arsenale di Venezia fino agli otto immobili nel centro storico di Gaeta (Latina). Passando alla classifica delle amministrazioni più attive primeggia il comune di Piacenza che ha avanzato richieste per 23 immobili. Subito dietro si trovano Genova con 22 istanze e Campo nell'Elba (Livorno) con 21, quindi Venezia con 17.
Ad un tale attivismo sul fronte del patrimonio storico-artistico, testimoniata anche dai 20 programmi di valorizzazione sin qui siglati, fa da contraltare la semi-paralisi in cui versa la parte più rilevante del federalismo demaniale.
A un anno e mezzo dal varo del decreto attuativo non risulta ancora pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la ‘white list' con i beni a cui le Pa centrali hanno rinunciato e che potranno ora essere conferite alle amministrazioni locali. Senza contare che non è stato ancora emanato il provvedimento che deve stabilire quanto valgono i cespiti trasferibili, per poi decurtare nel bilancio degli enti assegnatari una quota equivalente di trasferimenti erariali. |
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