T O P I C R E V I E W |
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Posted - 08/07/2013 : 14:31:55 “Io non voglio partecipare alla polemiche Imu sì o Imu no. Come sindaco non mi interessa fare battaglie ideologiche e, soprattutto, mi piacerebbe che governo e Parlamento non eludessero il cuore del problema, cioè il ridisegno complessivo del sistema fiscale italiano”. Parola di Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente dell'Anci, l'associazione che raggruppa più di ottomila comuni italiani.
Perchè governo e Parlamento stanno eludendo il problema? “Perchè stanno affrontando la questione Imu come un tabù ideologico dimenticando che si tratta solo di uno strumento. E allora io dico che per il bene di questo paese va ridefinito un patto fiscale tra lo Stato e i cittadini, un patto che riconosca un ruolo centrale ai comuni: è necessario definire quanto dell'insieme delle tasse che vengono pagate rimane ai comuni per finanziare i servizi”.
Sindaco, mi scusi ha fatto proprie le tesi leghiste sul fisco e su Roma ladrona? “Il fisco è il terreno di maggior criticità nel rapporto tra stato e cittadini anche perché la tassazione è percepita come troppa alta. Un sistema fiscale che non permette di sapere quanto di quello che viene complessivamente pagato da ciascuno venga poi restituito in termini di servizi a livello locale diventa sempre più iniquo per il contribuente, e soprattutto, strozza i comuni. Io non mi muovo in una logica corporativa e immagino anche meccanismi di riequilibrio per i territori in maggior difficoltà e svantaggiati ma in ogni caso deve essere messo in chiaro la quantità di risorse che i comuni avranno a disposizione attraverso la tassazione locale”.
Dunque, ci teniamo l'Imu? “L'Imu è un tributo locale che al 50% resta al comune mentre l'altra metà va allo Stato. L'Imu è solo uno strumento trasformato in una questione ideologica”.
Tassa sulla casa addio, allora? “C'è un largo consenso tra le forze politiche per una correzione e per l'introduzione di sostanziali modifiche: pewr esempio per le prime case così come per gli immobili adibiti a attività produttivo commerciali. Se poi Parlamento e governo vogliono superare del tutto l'Imu sono liberi di farlo ma ad una condizione”.
Quale? “Deve essere chiaro che contestualmente all'eventuale cancellazione dell'Imu il legislatore deve indicare quali siano le risorse di cui disporranno i comuni fermo restando che non potranno essere meno di quelle attuali e che dovranno essere disponibili contestualmente al superamento dell'Imu. Dal mio punto di vista il problema, lo ripeto, non è Imu sì o no ma di quali risorse e di quali tributi potranno disporre i comuni”.
Questa è la posizione ufficiale dell'Anci? “I comuni hanno pagato un prezzo altissimo rispetto ad altre amministrazioni statali in questi anni di spending review. Per fare un esempio solo Torino in tre anni ha ricevuto trasferimenti statali inferiori di dieci volte rispetto a quelli del 2010, da 364 milioni a poco meno di 50 quest'anno. Così non si può andare avanti ed è necessario un riequilibrio. E questa non è la linea del sindaco Pd di Torino ma della stragrande maggioranza degli amministratori locali del Pdl e della Lega Nord”.
Il Pdl chiede le dimissioni del ministro Saccomanni. È lui il problema? “Non credo proprio, anzi Saccomanni gode di stima universale per la sua competenza. È un errore scaricare su un ministro decisioni che deve assumere il governo nella sua collegialità. E noii sindaci chiediamo di non essere destinatari finali di decisioni che passano sulle nostre teste. Vogliamo essere coinvolti pienamente anche perché siamo noi ogni giorno a contatto diretto con i cittadini. E se dobbiamo rispondere vogliamo anche poterlo fare avendo concorso alle decisioni”. (com/ef)
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