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Posted - 11/06/2012 : 12:22:55 “L'Imu ce la siamo trovata, occorrera' riformarla dando ai Comuni la possibilita' di disporre degli introiti”. Lo ha detto il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, rispondendo ieri a Palermo, alle domande dei giovani amministratori, nell'ambito di un'iniziativa della Scuola di alta formazione ‘Piersanti Mattarella’.
Secondo il ministro, che ha poi chiarito i concetto conversando con i giornalisti, “l’Imu è una imposta che ha una sua necessita' in questa fase, ma va riequilibrata in modo diverso e nel governo c'e' chi sta lavorando in questo senso”. In ogni caso a parere della Cancellieri, sull'Imu "occorrerà sviluppare un’ulteriore riflessione”. |
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Posted - 12/06/2012 : 16:17:05 Dal 2013 l'Imu, l'Imposta municipale unica, tornerà a essere gestita dai Comuni. La promessa da parte del Governo agli enti locali è arriva ieri a palazzo Chigi dopo un serrato confronto fra alcuni ministri capeggiati dal premier Mario Monti,e una folta rappresentanza dell'Anci, con in testa il presidente e sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio. Finisce così un braccio di ferro iniziato alla fine dell'anno scorso e che si è protratto per mesi con più di uno strappo da una parte e dall'altra.. La revisione dell'imposta potrebbe portare al superamento dei residui trasferimenti da parte dello Stato: il fondo di riequilibrio verrebbe a quel punto alimentato con lo stesso gettito Imu e non più attraverso risorse statali. Su un gettito complessivo stimato dal Tesoro in 21 miliardi di euro, quindi, lo Stato dovrebbe rinunciare ai 9 miliardi di sua competenza.
La decisione, ha detto soddisfatto il presidente Anci all'uscita da Palazzo Chigi, «consentirà un abbassamento delle aliquote, nel rispetto delle esigenze dei servizi da garantire ai cittadini». E in tempi di ripensamenti e revisioni dei provvedimenti, il leader dei sindaci ha spiegato che sull'Imu «il governo si è assunto un impegno preciso». A questo punto, ha aggiunto, il processo di cambiamento vero e proprio sarà messo all'ordine del giorno «dopo il pagamento della prima rata», quindi con tempi decisamente ridotti. «Finalmente i Comuni – ha proseguito Delrio - potranno avere un pilastro della loro autonomia finanziaria completa. Questo percorso è interessante e giusto, come abbiamo sempre chiesto, e permetterà di modulare le tasse sulla base dei servizi che vengono erogati ai cittadini». Sulla modifica dell'Imu, a partire dal 2013, governo e comuni inizieranno a «ragionare dopo il pagamento della prima rata dell'imposta». E le aliquote, dal prossimo anno, potrebbero calare. «I Comuni faranno di tutto per mantenere le aliquote moderate e non com’è successo oggi, con un gioco dei trasferimenti, le aliquote così alte», da detto Delrio. E lo stesso sindaco di Roma Gianni Alemanno ha aggiunto: «Questa soluzione è importante nella misura in cui consente nel 2013 di ridurre le aliquote. Nel momento stesso in cui l'Imu non sarà più per metà statale e per metà comunale» ciò consentirà per il 2013 «un sistema più flessibile e leggero e una riduzione delle aliquote».
Soddisfazione espressa anche da Osvaldo Napoli: «L'Imu nella completa disponibilità dei Comuni a partire dal 2013, con un recupero significativo di risorse stimato in 9 miliardi di euro; le Città metropolitane fuori dalla Carta delle Autonomie; il Patto di stabilità ‘aperto’ per un miliardo di spese agli Enti locali: sono i positivi risultati raggiunti dall'Ani nell'incontro con Monti. Come esponente del PdL, ovviamente, mi pongo il problema di come rimuovere l'Imu dalla prima casa senza che i Comuni abbiano a subire decurtazioni delle entrate, così come riuscì di evitare con il governo Berlusconi».
Se l'altra apertura ottenuta è quella sul patto di stabilità, con l'ipotesi di uno sblocco di residui passivi per oltre 1 miliardo di euro per permettere la spesa in investimenti, novità sarebbero in arrivo anche per quanto riguarda il capitolo riforme. «L'attenzione mostrata dal governo – prosegue Napoli - sulle richieste dei Comuni apre spazi di confronto importanti e lascia intravvedere, soprattutto sulla possibilità di liberare risorse per 1 miliardo immediatamente spendibili dai Comuni, un alleggerimento delle condizioni di sofferenza. Mi auguro che il metodo di confronto odierno, che poteva realizzarsi già molto prima, possa continuare».
Tra i partecipanti, in rappresentanza dell'Anci Toscana era presente anche il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi. «È stato un incontro positivo su tre fronti - spiega il sindaco Cosimi - Il primo punto, quello della flessibilizzazione nel rapporto tra Comuni e Regioni sul patto di stabilità, attraverso uno scambio casse e competenze, che ci consentirà di pagare le imprese in tempi brevi. Poi l'accettazione da parte del Governo del principio per cui l'Imu dal 2013 torni ai Comuni con benefici sulle aliquote, che però rinunciano ai trasferimenti. Infine, per le partecipate, la cassa depositi e prestiti metterà un miliardo di euro per consentire l'aggregazione di società e la creazione di aziende campioni regionali».
Ma è sul fronte città metropolitane che potrebbe arrivare la vera rivoluzione: l'intenzione dell'esecutivo sarebbe quella di approvare un decreto per l'istituzione delle città metropolitane con la conseguente abolizione, immediata, delle Province interessate. Due i provvedimenti, difatti, che l'esecutivo si sarebbe detto intenzionato ad approvare a breve, uno sui piccoli comuni, l'altro sulle città metropolitane. Il primo prevedrebbe tra l'altro il superamento dell'articolo 16 della manovra estiva che riguarda i piccoli comuni e l'obbligo di funzioni associate, facendo sì che invece che obbligatoria diventi facoltativa la cosiddetta ‘unione speciale’ per i Comuni fino ai mille abitanti.
Sul varo del decreto legge per la costituzione delle 10 metropolitane «c'è un impegno preciso da parte del ministro per la Pubblica Amministrazione Filippo Patroni Griffi» ha evidenziato Delrio all'uscita da palazzo Chigi dopo l'incontro con il governo. Passi in avanti con il governo, ha aggiunto, «sono stati fatti anche sul fronte delle gestioni associate dei piccoli Comuni, su cui siamo favorevoli.
«In tempi ragionevoli, quelli di un decreto legge, verranno istituite le Città metropolitane, che andranno a sostituire le Province»: lo ha annunciato il sindaco di Bologna Virginio Merola al termine dell'incontro con il governo a Palazzo Chigi. Il provvedimento, ha spiegato, riguarderà 10 città metropolitane «ed è particolarmente importante perché coinvolge 20 milioni di cittadini italiani; il provvedimento prevede anche un'enorme semplificazione amministrativa».
«Purtroppo con le riunioni e gli incontri non si approvano i bilanci: chiediamo un decreto in tempi rapidi». Lo afferma il vicecoordinatore vicario della Consulta piccoli comuni dell'Anci, Andrea Di Sorte, sul provvedimento sui piccoli Comuni che il governo si è detto intenzionato ad approvare. Nel corso della riunione, l'esecutivo si sarebbe impegnato, infatti, a rivedere l'articolo 16 della manovra estiva che riguarda i piccoli comuni e l'obbligo di funzioni associate, facendo sì che invece che obbligatoria diventi facoltativa la cosiddetta ‘unione speciale’ per i Comuni fino ai mille abitanti. |
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Posted - 12/06/2012 : 16:14:19 Il cantiere dell'Imu non chiude mai. A cinque giorni dalla deadline per l'acconto di giugno ecco il colpo di scena: dal 2013 l'imposta sugli immobili tornerà municipale. Di nome e di fatto. Per quest'anno il gettito verrà diviso in parti (quasi) uguali tra Stato e Comuni ma dal prossimo andrà interamente ai sindaci. In cambio dell'azzeramento del fondo di riequilibrio per il federalismo.
Ad annunciarlo è stato ieri sera il presidente dell'Anci, Graziano Delrio, al termine di un vertice a Palazzo Chigi con il premier Mario Monti, il viceministro dell'Economia Vittorio Grilli e il titolare della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi. «Il governo ha preso un impegno preciso», ha rivelato Delrio –. Dopo la prima rata dovremo ragionare su come verrà realizzato questo cambiamento, ma l'elemento più importante è che il passaggio ai Comuni dell'imposta consentirà un abbassamento delle aliquote».
Quest'ultimo step non sarà automatico. Dei 21 miliardi di introiti attesi dall'Imu i primi cittadini, nel 2012, ne incasseranno circa 12. I restanti 9 se li vedranno recapitare tra 12 mesi. La contropartita sarà una decurtazione di pari livello del fondo di riequilibrio a cui il decreto 23/2011 sul fisco municipale assegna il compito di perequare le disparità tra le città ricche e quelle povere. Per poter abbassare le aliquote di legge (0,4% sulla prima casa e 0,76% dalla seconda in su) ai municipi potrebbe servire un'altra fonte di entrata. Solo per tornare alla tassazione zero sull'abitazione principale, come chiede il Pdl un giorno sì e l'altro pure, servirebbero infatti 3,4 miliardi.
La partita sul passaggio di consegne tra Stato e Comuni verrà chiarita prima dell'estate. Se possibile con un Dl. Almeno questo è l'auspicio dell'Anci, che si attende una nuova convocazione a Palazzo Chigi nel giro di un mese. Per quella data dovrebbero infatti essere pronti i dati sul gettito dell'acconto di giugno e sarà quindi possibile fare un bilancio, numeri alla mano, sul primo anno di Imu. E sugli eventuali ammanchi di gettito denunciati nelle scorse settimane dai primi cittadini.
Accanto al nodo fiscale ce ne sono altri due che l'Anci chiede di sciogliere con lo stesso decreto: il completamento della riforma ordinamentale e lo sblocco delle risorse per gli investimenti. Il primo punto si sostanzierà nell'avvio delle città metropolitane e nella razionalizzazione dei piccoli municipi, a cui sta lavorando Patroni Griffi; il secondo passerà dall'interpretazione autentica delle norme sull'indebitamento per consentire ai sindaci di contrarre mutui senza sforare il patto di stabilità e dalla partenza dei tre fondi per la cessione degli asset: due immobiliari e uno mobiliare.
FONTE: IL SOLE 24 ORE |
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