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 Imu: detrazione per figli

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T O P I C    R E V I E W
85st Posted - 03/06/2012 : 20:05:06
Io e mia moglie, in regime di separazione dei beni, abbiamo la residenza in immobili ubicati in comuni diversi. Trattandosi per entrambi di abitazione principale, fruiamo dell’aliquota Imu ridotta e della detrazione per l’abitazione principale. Avendo due figli di 10 e 18 anni, chi usufruirà della maggiorazione della detrazione?
Polli e altri


Nel caso oggetto del quesito, essendo gli immobili situati in comuni diversi, entrambi i coniugi possono usufruire dell’aliquota ridotta e della detrazione di 200 euro prevista per l’abitazione principale. La detrazione è maggiorata di 50 euro per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni, a condizione che lo stesso dimori abitualmente e risieda anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale. La maggiorazione per i figli, pertanto, spetterà al coniuge per l’immobile in cui i figli dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente.

risponde
Antonina Giordano
1   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
vincenti Posted - 07/06/2012 : 13:37:42
Occhio ad applicare la detrazione di 50 euro per i figli under 26 se questi, per esempio, studiano lontano da casa e dunque perdono il requisito essenziale per far scattare la detrazione che è quello della dimora nell'abitazione principale. Non rileva infatti la circostanza che il figlio sia ancora fiscalmente a carico dei genitori.

La corretta disciplina della detrazione per i figli al di sotto dei 26 anni com'è noto, frutta 50 euro a figlio (fino a un massimo di 400 euro complessivi da sommare alla detrazione di 200 euro per l'abitazione principale).

Il bonus che, è bene precisare, prescinde da limiti reddituali, dovrà essere applicato con molta cautela in tutti i casi in cui i figli, pur rimanendo residenti nella casa di famiglia, non vi dimorino più in modo stabile, per esempio perché sono andati a studiare in un'altra città.

La circolare n.3/Df, infatti, collega la possibilità di fruire dell'agevolazione alla circostanza che i figli dimorino stabilmente nell'abitazione principale, mentre non conta il fatto che siano fiscalmente a carico dei genitori. Per questo chi ha un figlio fuori sede dovrà stare molto attento ad applicare la maggiorazione di 50 euro alla detrazione perché il comune potrebbe contestarne la legittimità.

Se il figlio fuori sede, per esempio, ha nella casa in cui vive utenze intestate (gas, luce, pay tv) basterà un controllo incrociato del comune di origine per far decadere il diritto al bonus.
Un altro chiarimento è arrivato sulle abitazioni inagibili che pagano un'Imu dimezzata. Né la legge né la circolare esplicativa dettano criteri per definire cosa debba intendersi per abitazione inagibile. In assenza di parametri certi, allora, il consiglio degli esperti è munirsi di un'attestazione da parte di un tecnico che dichiari lo stato di inagibilità.

L'attestazione dovrà essere portata tempestivamente a conoscenza degli uffici tecnici comunali in modo da evitare contestazioni.

FONTE: ITALIA OGGI

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