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 Imu: no grazie

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T O P I C    R E V I E W
vincenti Posted - 15/05/2012 : 15:28:47
Il tormentone della primavera 2012 è l’Imposta municipale unica, sia per gli enti locali che per il popolo dei proprietari di case. “Questa Imu trasforma i Sindaci in esattori ed è una sorta di patrimoniale che grava sull'80% dei cittadini, il Governo ha una previsione di incasso di 21,4 miliardi e questi soldi li fa chiedere ai cittadini dai Comuni. Vogliamo un Imu che sia gestita interamente dai Comuni senza dare nulla allo Stato, rinunciando in cambio ai trasferimenti, oltre a smettere di tenere gli investimenti all'interno del Patto di stabilità”. A ribadire le posizioni dell’Anci è il presidente dell’associazione Toscana, Alessandro Cosimi, insieme, tra gli altri, al presidente regionale di Uncem, Oreste Giurlani, presentando la campagna informativa 'Imu: no grazie’ e la manifestazione nazionale del 24 maggio a Venezia.

L'ultima Ici, è stato ricordato, ha portato nelle casse dei Comuni italiani 9,2 miliardi di euro, ma quest'anno le amministrazioni comunali perderanno il 27% di questa cifra a causa della quota statale dell'Imu, mentre i cittadini vedranno un aumento della pressione fiscale del 133%. Secondo Cosimi, “con l'anticipazione dell'Imu al 2012 i Comuni contribuiscono all'abbattimento del debito pubblico per 13 miliardi di euro. Questo significa che abbiamo raggiunto l'obiettivo che ci era stato richiesto con il percorso dei Patti di stabilità. Il problema è se questo obiettivo viene ulteriormente spostato, i Comuni non saranno in grado di assicurare i i servizi. Altrimenti - ha aggiunto - bisogna avere il coraggio di commissariare i bilanci dei Comuni e assumersi tutte le responsabilità per quello che non viene più erogato ai cittadini”. Gli fa eco Giurlani: “Con il 30% in meno di entrate rispetto all'anno scorso, come è possibile mantenere i servizi pubblici senza obbligare i Comuni ad aumentare la pressione fiscale? È un'opera non equa che penalizza i cittadini e i Comuni stessi”. Per Cosimi, “l'Imu così come concepita ha un elemento di sperequazione sostanziale, perche è una patrimoniale 'de noantri’. Nonostante il nome, non può esser considerata un'imposta municipale perchè una sua buona parte viene incassata direttamente dallo Stato”. Cosimi ha poi aggiunto che “complessivamente, nel 2012 le risorse erariali da federalismo fiscale attribuite ai Comuni toscani si riducono di 438 milioni di euro, tra taglio dei trasferimenti, riduzione dei costi della politica, detrazione compensativa connessa alla perdita dell'Irpef sugli immobili non locati, detrazione-integrazione compensativa legata al passaggio dall'Ici all'Imu.

La Toscana - ha proseguito - con Emilia Romagna e Marche è tra le regioni per cui esiste una distanza maggiore sulle previsioni di incasso da Imu tra quanto stimato dal Ministero e quanto previsto dai Comuni. Ci è stato imposto di mettere nei bilanci le stime del Ministero, pur sapendo che quelle stime probabilmente non corrispondono a realtà. A questo si va a sommare l'inasprimento del Patto di stabilità interno: per i Comuni toscani si passa da 270 a 459 milioni di euro”.

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